Isola di Lipari
(MELIGUNIS) Superficie 38,6 Kmq. Abitanti 10.690
Webcam Lipari
Residence
Bed and
Breakfast
Farm
houses/Agriturismo
Case/Houses
Per ulteriori
informazioni:
Lipari
alterna paesaggi molto diversi, come
le aride praterie a graminacee della
parte occidentale e le zone di
macchia alta mediterranea, nell'area
compresa fra Monte Chirica e Monte
Sant'Angelo. Le prime sono
caratterizzate dall'abbondante
presenza di palma nana (Chamaerops
humilis) e dalla fioritura
primaverile di numerose specie di
orchidee; le seconde da una ricca
flora caratteristica degli ambienti
collinari freschi della Sicilia,
dove prevalgono il corbezzolo,
l'erica, il frassino e le felci
aquiline. La fauna comprende alcuni
interessanti endemismi, fra i quali
urla sottospecie di topo quercino
esclusiva dell'isola (Eliomys
quercinus liparensis) e numerose
specie di insetti. Tra gli uccelli
rapaci stanziali, sono abbastanza
frequenti la poiana (Buteo buteo) e
il gheppio (Falco tinnunculus);
notevole la presenza del corvo
imperiale (Corvus cl le cui
popolazioni raggiungono densità
veramente straordinarie a Lipari e
nelle altre isole dell'arcipelago.
Sulle coste occidentali e negli
isolotti circostanti, durante i mesi
primaverili, nidificano invece
alcune colonie di gabbiano reale
mediterraneo (Larus cachinnans).
Cenni
storici
La
città di Lipari
nel 1610 sorgeva su un piccolo
promontorio roccioso, circondata da
una robusta catena di mura costruite
tra il 1544 e il 1554. La maggior
parte della popolazione abitava
entro la cinta di fortificazione;
non pochi però abitavano fuori le
mura o in zone distanti e ciò era
osteggiato dalle autorità Spagnole
che consideravano il castello al
sicuro dalle scorrerie dei pirati.
Quando il castello divenne saturo di
case e popolazione il vescovo
concesse tra il 1608 e il 1611
all'università aree edificabili nei
pressi della città murata, aree
gravate di un censo annuo. Dentro le
città vi erano le chiese
più importanti, il municipio, il
palazzo vescovile e la caserma.
Comandata, Sant'Andrea, Terranova e
Verdesca erano i quartieri in cui la
città era divisa e i primi due
erano quelli più ricchi di case e
di gente. Poche erano le case comode
e dignitose, tante erano costituite
da un vano o da due, quasi tutte
erano isolate per la necessità di
raccogliere l'acqua piovana e a
parte qualcuna erano assenti i
servizi igienici. La poca
disponibilità d'acqua per
irrigare condizionò fortemente
l'agricoltura eoliana del primo
Seicento.
GEOLOGIA DELL'ISOLA DI LIPARI
Sull'isola di Lipari possono essere
distinti quattro periodi di
attività vulcanica, compresi tra il
Tirreniano I e l'Età Romanica. Le
vulcaniti affioranti rappresentano
una tipica associazione
calco-alcalina, con termini di
composizione variabile da
quarzo-andesiti a rioliti alcaline.
Tra le serie esaminate possono
essere distinti in tre diversi
gruppi di rocce, ciascuno dei quali
prende probabilmente origine da
differenti sorgenti magmatiche e/o
ha subito processi differenti di
evoluzione magmatica.
Le
vulcaniti calco-alcaline
dell'arcipelago eoliano mostrano
caratteri petrolchimici simili a
quelli delle tipiche "andesiti" di
margine continentale e differiscono
peraltro sostanzialmente dalle
associazioni di arco insulare. I
dati sismici e petrolchimici non
sono favorevoli nel mettere in
relazione le isole Eolie con un
sistema di tipo arco insulare.
Informazioni generali
Lipari
è la maggiore delle Eolie e ha
una popolazione di circa 9000
abitanti. L' isola presenta un aspro
suolo di origine vulcanica, di tufo,
ossidiana e pomice, ed è
caratterizzata da coste dirupate,
fronteggiate da faraglioni. Il
centro principale è la cittadina
Lipari situata in una insenatura
della costa sud-orientale.
Agricoltura (vite, ortaggi, frutta),
estrazione della pietra pomice e
soprattutto turismo sono le risorse
economiche dell' isola.
Itinerari subacquei
La Pietra Del Bagno
La pietra del bagno è un grande
scoglio, situato a poche decine di
metri dalla costa occidentale di
Lipari
, che si affaccia sul lato
meridionale di Salina; un punto
facile da trovare, che offre
immersioni divertenti ai subacquei
di ogni livello di esperienza. Le
rocce dello scoglio scendono
direttamente fino ad una profondità
che varia tra i 25 e i 30 metri e
poi proseguono, con una spettacolare
franata di massi, fino a quote
superiori ai 40 metri. Giunti al
lato meridionale della Pietra del
Bagno ci si trova in un tratto tra i
più interessanti per i fotosub: su
un fondale di una ventina di metri
si innalzano dei giganteschi massi
coloratissimi, invasi dalla luce del
sole che penetra con facilità nell'
acqua limpidissima.
Punta Castagna Punta
Castagna si trova in quel tratto di
costa di Lipari
caratterizzato dalle cave di
pomice. A profondità circa di 10
metri, e oltrepassato il giardino di
sedimento bianchissimo, lo
spettacolo appare impressionante. Ci
si trova sospesi su di un baratro
senza fine che si perde nel blu più
intenso; il contrasto col biancore
della polvere vulcanica che ricopre
ogni cosa è violento. La morfologia
del fondale è estremamente varia: si
nuota sul fondo di valli dalle
pareti altissime; si sorvolano
picchi acuminati; si costeggiano
pareti a strapiombo. Per quanto a
fondo si può decidere di scendere si
avrà sempre il blu intenso sotto le
pinne e non si vedrà mai la fine di
questa voragine. Occorrerà fare
molta attenzione: il fondale è
sempre uguale, a 30 come a 60 metri:
la stessa atmosfera ovattata, lo
stesso colore cupo dell' acqua.
Dalla grande ancora si scende dunque
lungo uno dei tanti canaloni
paralleli e ci si dirige verso
sinistra. La quota ideale è quella
dei 40 metri: non eccessivamente
profonda ma già ricchissima di
ventagli di Paramuricee e di
fittissimi banchi di Anthias. Un po'
più in alto si trova una spaccatura
verticale ricca di gamberi.
Escursioni via terra
Una
delle prime cose da fare, appena
giunti a Lipari
, è il giro dell' isola, per
apprezzarne la sua grandezza e
urbanizzazione. A circa 4 km da
Lipari
si incontra Canneto, situata in
una insenatura delimitata a sud est
dal Monte Pilato. Da Canneto,
percorrendo la strada che conduce
alla chiesetta di Pirrera, si
raggiungono Forgia Vecchia, le
Rocche Rosse e il Campo Bianco,
famose per le colate di ossidiana le
prime due e per le distese di pomice
l' ultima. Proseguendo lungo la
strada che porta ad Acquacalda si
giunge a Porticello, sovrastata da
giacimenti di pomice bianca.
Superato il promontorio di Punta
Castagna, si incontra Acquacalda
dove vi è una spiaggia sovrastata
dalle cave di pomice. Da qui inizia
la salita verso la montagna fino al
paese di Quattropani, situato su un
promontorio proprio di fronte all'
isola di Salina. Continuando si
erge, su un altopiano coltivato a
vigneti, il borgo di Pianoconte con
le sue bianche case coloniche. A
circa un quarto d' ora da Pianoconte,
si trovano le Terme di S. Calogero,
edificate nel 1867 e note sin dall'
antichità per le loro virtù
terapeutiche; lo attestano la
presenza di una grotta sudatoria
romana, che risale a circa 3.500
anni fa, e il "Tholos" di civiltà
Micenea, riportato alla luce durante
i lavori di restauro del 1984/85.
Ritornando sulla strada principale
si giunge al suggestivo Belvedere di
Quattrocchi. Da qui si ammirano le
pittoresche insenature dalle coste
alte, l' incantevole panorama dei
Faraglioni e lo sfondo dell' isola
di Vulcano. Nuovamente di ritorno
sulla strada principale, proseguendo
per Lipari, una deviazione
interessante è il sentiero che si
inerpica tra i vigneti del Monte
Guardia. In cima al monte si trova
l' osservatorio geofisico
internazionale.
Trekking Chi ama la natura può
fare grandi esperienze nell'
arcipelago eoliano. In queste isole,
infatti, sono presenti rarità di
paesaggio del regno vegetale e
animale. L' osservatore attento può
cogliere fenomeni come quello che
consente alle piante di sopravvivere
in climi estremi, senz' acqua e con
troppa luce e troppo calore.
Caratteristica è la vegetazione
mediterranea, costituita in
prevalenza da oleandri, mirti,
eriche, ginestre e querce a foglia
spinosa oltre che arbusti aromatici
e timo. Il paesaggio vegetale è
caratterizzato da colture di oliveti
e vigneti che costituiscono il
rivestimento vegetale delle isole
prevalentemente nelle zone più
elevate dei rilievi. Il trekking
permette al visitatore di cogliere
una immagine più completa di questo
affascinante arcipelago e del suo
patrimonio naturalistico. Esistono
stradelle e mulattiere che venivano
utilizzate dai numerosissimi
lavoratori della pomice per
raggiungere le cave, l' arrivo del
turismo e l' abbandono, delle
coltivazioni hanno favorito la
caduta in disuso di gran parte di
questi sentieri facendoli scomparire
sotto la fitta vegetazione; oggi
tutti i sentieri sono agevolmente
praticabili grazie alla cooperativa
Il Sentiero.
Escursioni via mare Di
notevole interesse turistico è il
giro in barca attorno a Lipari
, da cui è possibile ammirare
paesaggi lavorati da millenni e
fondali meravigliosi. L' una dopo
l'altra si succedono profonde
grotte, splendide spiagge, alte
coste, ampie baie e selvagge rupi.
Si parte in genere da Marina Corta e
ci si dirige a Canneto, superando
infine il promontorio del Monte
Rosa. Oltrepassando il centro
abitato si può ammirare la distesa
bianca dei giacimenti di pomice, con
i caratteristici pontili che si
allungano sul mare (utilizzati per i
trasporti della pomice sulle navi da
carico). La Spiaggia Bianca, una
delle più belle di Lipari, è
chiamata così per il colore del
fondale marino, dovuto ai sedimenti
di pomice depositatisi in mare nel
corso degli anni. La continua
variazione delle situazioni
geologiche si concreta a Punta
Castagna, formata dall' ossidiana
divenuta un promontorio: questo è
uno degli angoli più suggestivi del
periplo costiero. Doppiata Punta
Castagna appare Acquacalda. Dopo il
canale che separa Lipari da Salina
compare Inzolfato, un tratto dalla
composizione geolitica stratificata,
di natura solforosa. Poco più avanti
si incontrano gli scogli delle
Torricelle, Punta del Palmeto e
Pietra del Bagno. Superate la Punta
delle Fontanelle e quella delle
Grotticelle, si affaccia la
spiaggetta di Valle Muria. Subito
dopo gli scogli delle Formiche, di
fronte a Vulcano, passando sotto l'
arco roccioso di Punta del Perciato,
si scorgono i solitari Faraglioni di
Pietra Menalda e Pietra Lunga, a
guardia del canale che separa Lipari
da Vulcano. Poco prima di Punta
Crepazza appare una spiaggia
suggestiva, denominata Praia di
Vinci. Le pittoresche insenature si
susseguono l'un l'altra fino alla
rocca di Lipari, giungendo infine al
porto di Marina Corta.
DA VISITARE:
Museo Archeologico
Eoliano con l'annesso parco
archeologico, Cattedrale, Chiesa
Vecchia a Quattropani
NOTIZIE UTILI:
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Informazioni 090.9852028
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Centro servizi turismo
090.9813542
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Aliscafi Snav 090.9812448
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Aliscafi Siremar 090.9812200
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Navi Siremar 090.9811312
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Navi NGI 090.9811955
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Ospedale civile 090.98851
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Camera iperbarica 090.9885257
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Capitaneria di Porto 090.9813522
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Carabinieri 090.9811333
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Guardia di finanza 090.9811360
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Corpo forestale 090.9880547
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Vigili del fuoco 090.9880400
Farmacie:
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corso V. Emanuele, 128 -
090.9811583
-
corso V. Emanuele, 174 -
090.9811392
-
via Garibaldi, 60 - 090.9811472
-
Marina Garibaldi (Loc. Canneto)
- 0909811428
LEGENDA:
1-Lipari
2-Pietralunga
3-Pianoconte
4-Terme
di San Calogero 5-Chiesa
vecchia di Quattropani 6-Acquacalda
7-Cave
di Pomice 8-Canneto
9-Monterosa
10-Monte
Sant'Angelo