mercoledì 28 maggio 2008

Armistizio in An, oggi verifica all'ARS. Formica vicepresidente dell'Assemblea?

(Gazzetta del sud) Armistizio in An. L'incontro romano di ieri sera tra i deputati regionali, il coordinatore Pippo Scalia e il reggente nazionale Ignazio La Russa è servito a rasserenare gli animi e parlare del rilancio dell'azione politica in Sicilia e dell'impegno in favore di tutti i candidati del Popolo delle libertà nelle città dove si andrà al voto il mese prossimo.
«All'unanimità - si legge in una nota - sono stati assegnati i singoli ruoli nel futuro gruppo parlamentare regionale, affidando al coordinatore Scalia il compito di ufficializzarli nei prossimi giorni, d'intesa con gli altri deputati del Pdl e con il presidente Lombardo.
Quali sono questi ruoli ?
Dopo l'amarezza dei giorni scorsi per l'assessore uscente Santi Formica che da supervotato avrebbe voluto ripetere l'esperienza all'Assessorato Lavoro, si profila la vicepresidenza dell'Assemblea regionale, cosa che dovrebbe avvenire stasera nella seduta dell'Ars convocata per le ore 17: all'ordine del giorno l'elezione dell'ufficio di presidenza che collaborerà con il presidente Francesco Cascio (FI) eletto venerdì scorso.
Sarà l'aula a votare e certo l'accordo raggiunto non dovrebbe riservare sorprese. Ma resta il fatto che la vicepresidenza fino all'altro ieri sembrava appannaggio dell'Udc, proprio per via di una prassi che vuole un vice del cartello di maggioranza di partito diverso da quello del presidente, mentre ormai Fi e An sono ormai confluiti nel Pdl, dunque un unico partito. Passerà la "deroga" ? Gli altri due punti dell'accordo sottoscritto a Roma assegnano a Salvo Pogliese il ruolo di co-capogruppo (in condivisione con Innocenzo Leontini di Forza Italia) e a Salvino Caputo, anch'egli assessore mancato, la presidenza di una commissione.
Adesso la parola passa all'Aula che dovrà eleggere anche alcuni componenti indicati dall'opposizione: il gruppo del Pd è convocato per stamattina, e dovrà stabilire chi proporre per la seconda vicepresidenza, i due segretari, e il terzo questore.
Soltanto domani saranno ufficializzate le deleghe assessoriali: l'appuntamento è per le 9,30. Intanto il quadro sembra delinearsi sufficientemente con il siracusano Titti Bufardeci vicepresidente e assessore alla Cooperazione (lo stesso assessorato però è stato chiesto da An per Carmelo Incardona); Pippo Gianni all'Industria; Michele Cimino al Turismo; Antonello Antinoro ai Beni culturali; Luigi Gentile al Lavoro; i due magistrati Massimo Russo e Giovanni Ilarda a Sanità e Ambiente.
Ma come si è verificato nella scelta dei nomi, anche l'abbinamento delle deleghe potrebbe subire correttivi in corso d'opera. Permane infatti un clima di tensione dentro i partiti e soprattutto nel rapporto tra partner.
Ieri si è autosospesa dal Pdl Giulia Adamo e lo ha fatto con una conferenza in cui ha detto: "voglio capire se sono utile o rappresento un peso per il partito". Le era stato promesso un assessorato, non solo in quanto donna ma perché data la sua pluriennale esperienza di apprezzata preside avrebbe potuto spendere la sua competenza nel campo della pubblica istruzione; proprio in questa prospettiva aveva rinunciato a candidarsi alla presidenza della Provincia di Trapani. Invece, alla fine, è stata abbandonata.
Poi ci sono gli strali avvelenati di provenienza Udc e che portano la firma del segretario regionale Saverio Romano: «L'alleanza politica tra Udc e Mpa, sancita a Caltanissetta il 7 dicembre 2007 come è noto a tutti, è stata seppellita successivamente dall'accordo tra Lombardo e il Pdl alle elezioni politiche. Ciononostante abbiamo rispettato l'impegno a sostenere la sua candidatura alla presidenza della Regione, senza mai rinunciare alla nostra linea politica. Registro oggi che la sintonia tra i due partiti che occupano il centro della politica in Sicilia in queste ore sta venendo meno». E conclude: «Badi allora Lombardo a curare gli interessi della Sicilia, in questo momento pregiudicati dal governo Berlusconi perchè è su questo che l'Udc saprà essere consequenziale».
Immediata la replica dell'Mpa , affidata al capogruppo Lino Leanza: «E' singolare che l'on. Romano dichiari seppellita l'alleanza con l'Mpa a seguito dell'accordo tra Movimento per l'Autonomia e Pdl alle elezioni politiche, come se l'Udc non fosse stata alleata del Pdl alle regionali, non lo sia in tutti i capoluoghi di provincia e nei grandi comuni nei quali si rinnovano i vertici e i consigli il prossimo 15 e 16 giugno. In questa prima seduta – ha aggiunto Leanza – il presidente Lombardo non ha assegnato deleghe e neppure vice presidenze, semmai ha comunicato autorevoli candidature. Il governo Berlusconi – ha concluso – intende mantenere gli impegni assunti con l'Mpa, posti a base di una alleanza che non è stata costruita sulla lottizzazione dei posti di potere ma bensì sugli interessi della Sicilia e del Mezzogiorno. Ci auguriamo e lavoreremo comunque perchè il nervosismo che registriamo in queste ore possa cedere il passo ad una armonia che sinceramente non vogliamo pregiudicare».