giovedì 5 giugno 2008

RIFIUTI: LOMBARDO, BISOGNA FARE IN FRETTA PRESTO BANDI PER NUOVI IMPIANTI IN SICILIA

(Adnkronos) - "E' evidente che tocchera' alla regione far fronte e immediatamente. Ma risolta l'emergenza la strada e' tracciata. Bandiremo nuovamente la gara per i termovalorizzatori, quella precedente e' stata annullata dalla Corte di Giustizia europea, ed e' ovvio che la preoccupazione piu' grande e' fare in fretta. L'autonomia delle discariche esistenti e' di circa due anni". Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo in un'intervista al 'Giornale' sulla questione rifiuti. "E' semplice, non ci sono i soldi per pagare gli stipendi agli operatori ecologici -ha aggiunto Lombardo spiegando lo stato della situazione in Sicilia, e in particolare ad Enna, riguardo ai rifiuti- E questo non riguarda soltanto Enna, l'Ambito territoriale piu' indebitato, ma tutta la Sicilia. Ci sono ben 600 milioni di debiti che gli Ato hanno accumulato e adesso bisogna prima tamponare, e stiamo cercando il modo, e poi ristrutturare il meccanismo". A chi gli chiedeva come e' stato possibile accumulare un debito cosi' alto Lombardo ha sottolineato: "In realta' e' semplice. All'origine c'e' la cessione del servizio per la raccolta e lo smaltimento dai Comuni a ben 27 Ato. Strutture che non avevano la stessa possibilita' dei comuni di obbligare il cittadino a pagare la tassa rifiuti. Una volta i sindaci sopperivano con i propri bilanci all'evasione della tassa, con la nascita degli Ato c'e' stata una certa deresponsabilizzazione che ha portato al debito". Per evitare che si verifichi anche in Sicilia una situazione di emergenza come quella di Napoli Lombardo ha spiegato che "Una delle prime iniziative del mio governo e' stata quella di sciogliere gli Ato e da 27 sono diventati 10, uno per ogni provincia e un altro per le isole minori". "La gestione di ogni Ato e' affidata all'assemblea dei sindaci dei Comuni di riferimento e tre di loro saranno i nuovi componenti dei Consigli di amministrazione -ha concluso- Insomma restituiamo ai Comuni il loro ruolo di controllo".