domenica 1 giugno 2008

Sottomonastero: Vicino al porto romano, altri reperti archeologici

Come anticipato da alcune foto subacquee, scattate nel tardo pomeriggio di venerdì durante una immersione e ieri mattino, è visibile chiaramente nei fondali di Sottomonastero, oggetto dei rinvenimenti archeologici degli ultimi giorni, un basamento. Basamento, confermatissimo dalle immersioni di ieri, la cui parte scoperta, cioè quella non sepolta dalla sabbia, è lungo circa otto metri. L'incredibile è che si trova ad una profondità di 8-9 metri e quindi, una volta riportato alla luce, facilmente visitabile. Il resto della lunghezza della struttura, che solo attenti e minuziosi accertamenti consentiranno di quantificare, è sepolta sotto almeno tre metri di sabbia. Il basamento non sarebbe altro che la parte inferiore del porticato sul molo. Le tre basi di colonnato, prelevate dal fondale durante il dragaggio, potrebbero essere delle parti imponenti dell'antica opera marittima. Durante le immersioni sono stati ritrovati anche resti di anfore del periodo greco e romano che vanno a fare coppia con quelli che gli esperti della Sovrintendenza hanno trovato sepolti nella sabbia che si trovava a bordo del pontone della ditta Scuttari. I reperti potrebbero essere stati nel tempo trascinati in mare dalle acque del torrente S. Lucia che avrebbe contribuito, unitamente al materiale vulcanico eruttato dal Monte Pilato, a ricoprire l'antica struttura portuale, slittata in fondo al mare per via del bradisismo. Tracce dell'attività vulcanica(lapilli) sarebbero stati ritrovati all'interno di uno dei reperti prelevati ieri in fondo al mare. E' probabile che, nell'ottica di verificare l'esistenza di altri reperti, si debba procedere ad uno svuotamento dei cassoni portuali di Marina Corta riempiti nei giorni scorsi con la sabbia proveniente dalla rada di Sottomonastero. Nei prossimi giorni inoltre l'area oggetto del ritrovamento verrà in qualche modo delimitata e si procederà a sondaggi, immersioni e verifiche.