venerdì 16 maggio 2008

Isole minori/Marevivo: Promuovere nuovi sistemi energetici

Promuovere nuovi modelli di gestione e fruizione del sistema energetico nelle isole minori, favorendo l’uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili nel rispetto del patrimonio naturale e culturale che esse racchiudono, questo l’obiettivo del progetto di Marevivo “Sole, vento e mare per le isole minori”. Il progetto presentato al Forum della Pubblica Amministrazione, che quest’anno per la prima volta ospita una sezione apposita sull’energia, pone il problema dell’impatto paesaggistico e l’accettabilità sociale delle fonti rinnovabili, un tema che riguarda tutto il territorio nazionale ma tocca in particolare le piccole isole e le aree marine Protette. Le Isole Minori italiane, infatti, sono territori circoscritti, con fragili e limitate risorse, che rappresentano luoghi ideali per lo sviluppo di politiche ispirate alla sostenibilità e al corretto uso delle energie, oltre che della risorsa idrica, del territorio e del paesaggio. Accade, però, che i cittadini di queste, oltre a subire l’inquinamento delle navi di passaggio, sopportano anche l’inquinamento dei generatori elettrici alimentati con combustibili fossili che potrebbero in parte o in tutto essere sostituiti con l’eolico e il solare. Il progetto di Marevivo, presentato dal presidente Rosalba Giugni, mira a trovare il giusto e difficile equilibrio tra la tutela dell’ambiente e i diversi diritti collettivi. Per questo è stato accompagnato da una relazione dell’Enea sulla diffusione delle best practice sul territorio italiano e internazionale, propedeutica al dibattito che ha visto la partecipazione allo stesso tavolo dei ministeri interessati e dei rappresentanti dei cittadini delle piccole isole italiane.
“L'importanza dello sviluppo delle energie rinnovabili, che costituisce parte essenziale e integrale degli sforzi comunitari volti a combattere il cambiamento climatico, non potrebbe trovare nelle isole minori migliore applicazione per la significativa disponibilità di fonti rinnovabili: il sole e la ventosità elevata e sufficientemente costante dei siti marini - ha affermato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo -, questo il tema principale che il nostro progetto vuole affrontare, per poi dare il via a un percorso che vada nella direzione di un modello alternativo di sviluppo energetico rispettoso del patrimonio naturale e culturale delle Isole Minori e di tutte le aree marine protette. Individuare, dunque, le diverse problematiche e trovare le adeguate soluzioni nel rispetto delle bellezze paesistiche del territorio”. Il progetto di Marevivo prevede l’istituzione di una task-force operativa in grado di focalizzare e superare gli aspetti ostativi più ricorrenti nel processo di individuazione e attuazione di un piano energetico alternativo. I principali interlocutori coinvolti sono Enea, Cnr, ministero dell’Ambiente, ministero dei Beni culturali, ministero dello Sviluppo economico, Apat (Agenzia Protezione Ambiente e Territorio), Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori), Enel, Gse, Kyoto Club, Ordine degli Architetti, editoria di settore, giornalisti specializzati.
È previsto, inoltre, un convegno di tre giorni a Capri, 10-11-12 ottobre 2008, durante il quale sarà presentato un focus realizzato in collaborazione con Ancim, Enea, Enel, su tre isole in grado di offrire modelli rappresentativi per l’attuazione di piani energetici sostenibili, dalla semplificazione procedurale all’applicazione operativa vera e propria. Parteciperanno al convegno tutti i sindaci dei comuni delle Isole Minori con l’obiettivo di acquisire uno strumento per concretizzare le proprie politiche di sostenibilità energetica; individuare le opportunità e le soluzioni finanziarie alle quali possono accedere i comuni che intendono investire nella produzione di energie rinnovabili. Il convegno di Capri sarà anche luogo per un’esposizione dedicata alle nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili aperta anche alle scolaresche delle scuole dell’arcipelago campano che aderiranno all’iniziativa e a tutti i rappresentanti delle Aree marine Protette in Italia.