sabato 24 maggio 2008

PESCA ILLEGALE: APPELLO A ZAIA DI LEGAMBIENTE, MAREVIVO,PEW, WWF

(AGI) - Roma, 23 mag - La pesca illegale ormai ha raggiunto dimensioni imponenti e, secondo la FAO, costituisce il 30% delle catture di alcune delle specie piu' commerciali con un giro di affari calcolato fino a 10 miliardi di € all'anno. La proposta di Regolamento INN rivela l'impegno del Commissario Borg a combattere seriamente l'illegalita' nella pesca e, se adottata, potra' aiutare gli operatori onesti e la biodiversita'. Tre sono gli aspetti della proposta di Regolamento che le organizzazioni ambientaliste ritengono essenziali e sui quali richiedono il sostegno del Ministro Zaia: inclusione della flotta comunitaria tra i destinatari delle misure regolamentari, l'introduzione di sanzioni proporzionate, certe e dissuasive e l'individuazione di regole chiare per la tracciabilita' e certificazione del pescato. Inoltre, le soluzioni alla crisi del settore della pesca e all'eccessivo sfruttamento delle risorse non possono prescindere da una forte volonta' politica nell'affrontare i problemi di fondo e dalla piena approvazione e attuazione della PCP e delle misure previste dal Regolamento mediterraneo, nel rispetto delle prossime scadenze previste dalle normative. Non e' con i sussidi a pioggia, esenzioni o riduzione di tassazioni che si aiutano i pescatori - sostengono infine le organizzazioni ambientaliste - perche' gli ultimi 20 anni hanno dimostrato che alcuni sussidi alla pesca generano un meccanismo perverso che ha portato ad uno sfruttamento eccessivo della risorsa senza reale soluzione dei problemi strutturali del settore e con gravi ripercussioni sugli stock ittici. I contributi alla pesca o gli ammortizzatori sociali per i pescatori devono essere finalizzati all'introduzione di strumenti di pesca piu' selettivi, sostenibili e devono portare ad una reale riduzione dello sforzo di pesca.(AGI)