giovedì 29 maggio 2008

PD A LOMBARDO: "CHIAREZZA SULLE DICHIARAZIONI DI BUZZANCA"

In merito alle dichiarazioni rilasciate dal candidato a sindaco del Pdl Peppino Buzzanca, i deputati messinesi del Pd alla Regione chiedono a Raffaele Lombardo un chiarimento definitivo sulla futura composizione del suo Governo.
Era stato lo stesso Giuseppe Buzzanca, candidato a sindaco di Messina del Pdl, a definire, durante una intervista a Tirrenosat ,"transitorio" il neoinsediato Governo regionale. Le sue dichiarazioni non sono certo cadute nel vuoto. La replica arriva immediata da parte dei deputati regionali messinesi del Pd Franco Rinaldi, Filippo Panarello, Giuseppe Laccoto e Giuseppe Picciolo che chiedono, con una lettera, al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo chiarimenti sulle dichiarazioni di Buzzanca. Questo il documento: "Il deputato regionale del PDL e candidato a sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha dichiarato, negli ultimi giorni, che “il governo Lombardo è transitorio”, lasciando intendere in maniera esplicita che la sua composizione è destinata a cambiare subito dopo le prossime elezioni amministrative. Considerato che tale grave affermazione proviene da un esponente della sua maggioranza parlamentare, ci chiediamo se essa si fondi su una reale intesa politica finalizzata a creare un “governicchio” o si tratti piuttosto solo del gioco di un candidato disponibile a tutto nella disperata ricerca di consensi". "Il suo silenzio sull’argomento, signor Presidente, non fa altro che indebolire l’autorevolezza dell’esecutivo da lei appena varato - si legge ancora nella lettera - ed insinua nei siciliani, e nei messinesi in particolare, la sensazione che qualcuno li stia prendendo in giro"."Sarebbe, quindi, opportuno - concludono i deputati del Pd - che il Presidente della Regione facesse chiarezza su una questione non marginale: siamo di fronte ad un governo-fantoccio, oppure l’On. Buzzanca non sta dicendo la verità? Restiamo in attesa di una sua tempestiva risposta, nella certezza che il protrarsi di un ambiguo silenzio sulla questione possa solo indebolire ulteriormente l’autorevolezza e la credibilità del suo governo".